Pollai da giardino: soluzione pratica e sostenibile per la produzione di uova fresche

I pollai da giardino stanno diventando sempre più popolari tra gli amanti della vita all’aria aperta e dell’autosufficienza alimentare. Queste strutture, che ospitano galline o altri animali da allevamento, oltre a proteggere i tuoi animali da predatori esterni, offrono numerosi vantaggi sia dal punto di vista pratico che sostenibile. In questo articolo esploreremo il fascino dei pollai da giardino e il modo in cui possono contribuire al raggiungimento di uno stile di vita più sano e sostenibile.

Benefici per la Salute e l’Autosufficienza Alimentare.

I pollai offrono numerosi benefici per la salute e l’autosufficienza alimentare. Innanzitutto, le uova prodotte dalle galline allevate in un pollaio domestico sono molto più fresche e nutrienti rispetto a quelle acquistate al supermercato. Le galline che vivono in un ambiente naturale, all’aperto e ben curato, producono uova con un sapore e una consistenza superiori. Inoltre, avere un pollaio nel proprio giardino consente di aver un approvvigionamento costante di uova fresche, riducendo la dipendenza dalle forniture esterne. Ai vantaggi si aggiunge la certezza di poter mangiare uova naturali, ricche di proteine e coltivate senza l’uso di antibiotici.

Così facendo, coltiverai un hobby salutare che ti regalerà piccole soddisfazioni giornaliere quando al mattino ti sveglierai e potrai prepararti una frittata per la colazione con le uova che hai trovato direttamente nel tuo giardino di casa. In aggiunta, avendo sicuramente uova in eccedenza, potrai innescare rapporti con il vicinato o fare un bel gesto nei confronti di un amico, condividendo le uova del tuo pollaio personale.

Impatto Ambientale e Sostenibilità.

I pollai da giardino hanno anche un impatto positivo sull’ambiente e contribuiscono alla sostenibilità. Innanzitutto, le galline sono ottime “riciclatrici” di rifiuti alimentari. Possono mangiare gli avanzi di cibo, gli scarti di frutta e verdura e anche gli insetti indesiderati presenti nel giardino. In questo modo, aiutano a ridurre i rifiuti e limitare l’utilizzo di pesticidi. Inoltre, le galline producono letame di alta qualità, che può essere utilizzato come fertilizzante naturale per il giardino o, se presente, per l’orto. Questo riduce la necessità di acquistare fertilizzanti chimici e promuove la salute del terreno; portando, inevitabilmente, a giovare anche di un maggiore risparmio. In aggiunta, i pollai da giardino favoriscono la biodiversità. Le galline, quando sono libere di pascolare, contribuiscono a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema del giardino. Oltre a mangiare insetti nocivi, il loro movimento e il loro beccare il terreno aiuta a migliorare la struttura del suolo e a promuovere la crescita di piante sane. Per ultimo, ma non per importanza, bisogna considerare che in questo modo contribuirai nel tuo piccolo a ridurre la produzione di plastica, smettendo di comprare le uova dei supermercati spesso vendute all’interno di contenitori difficilmente riciclabili.

Se si realizzano le cose seguendo dei buoni criteri, la pollicoltura può abbracciare anche contesti urbani come i giardini condominiali. Bisogna infatti allontanarsi dall’idea di gabbia sporca o maleodorante, tutto dipende dalla cura e l’attenzione che ci si dedica. Cosa aspetti? Dedicati anche tu a quest’attività ricca di benefici per la tua salute, per gli animali e per l’ambiente.

Covid-19, chi sale e chi scende nell’economia globale

Sarà compito di Mario Draghi guidare la ripresa economica italiana. E alcune risposte si possono trovare guardando i movimenti dei bilanci mondiali.

Ancora non si sa se sarà lui a guidare l’Italia in questa parte finale, si spera, di pandemia Covid 19. Ma lui ha già la ricetta. Stiamo parlando di Mario Draghi, il presidente incaricato che in questi giorni sta parlando con le forze politiche per capire se ci sono le basi per un governo che porta la sua firma.

Le consultazioni sono andate avanti in un clima abbastanza positivo e l’ex presidente della BCE, la Banca Comunitaria Europea, ha incassato il via libera e l’appoggio di quasi tutte le forze politiche. La ricetta di Mario Draghi, stando a quanto riportano gli esperti di politica economica, non sarà quella dei semplici ristori, varati tra alti e bassi, tra ritardi e complicazioni, del Governo Conte. Mario Draghi ha in mente un preciso rilancio dell’intervento pubblico degli Stati a sostegno delle economie e della produzione industriale, nonché dei redditi. Si arriverà a questo grazie a un aumento delle garanzie bancarie a famiglie e imprese, abbattendo i tassi di interesse delle banche centrali a zero e favorendo così il circuito del credito, riducendo gli oneri burocratici per l’attività delle imprese.

Tornando a parlare di crisi economica post Covid 19, però, non si può tenere conto di dove sta andando il mercato. Una recente ricerca del Financial Times, ha infatti messo in luce come a uscire rafforzati dalla crisi siano stati soprattutto i giganti della tecnologia e del mondo di internet. Al primo posto, neanche a dirlo, c’è Amazon, che ha raggiunto un capitale di oltre 400 miliardi di dollari, annunciando l’intenzione di spendere fino a 4 miliardi in prevenzione, screening, tamponi e analisi per tutelare i suoi lavoratori. Tra le prime dieci compagnie per guadagni nell’era pandemica, solo una risponde a un settore tradizionale come quello delle automobili: la Tesla di Elon Musk, con un capitale di 108 miliardi di dollari. Come si legge su diversi portali, cresce anche Tencent, tech cinese che controlla WeChat, e di Microsfot e Apple.

Tra i segni più, andando a guardare invece la nostra economia, troviamo il settore del gioco online. Che da un lato ha perso quasi 82 miliardi di euro nel settore fisico, ma dall’altro ha fatto registrare un giro d’affari pari a 100 milioni di euro nel comparto online. A crescere è stato soprattutto il segmento dei casinò e delle slot machine online, che hanno fatto registrare un segno + del 29{de713c1770e510e3fcadf883ad6c662b3d2b94e147abe928c1831a26f642891f} rispetto al 2019.

La via per uscire dalla crisi, insomma, è quella di internet. Ma non ditelo a Mario Draghi, lui di certo già lo sa.